Laboratorio esperienziale gratuito sabato 1° Aprile ore 15
presso ArteMovimento in via Bava 18 a Torino.
Vedi Mappa Volantino Scrivimi
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Telefona per iscriverti al 3200878971 (dopo le 18)
L’aragosta ha un corpo morbido e vive in un guscio rigido.
Man mano che l’aragosta cresce, il guscio diventa sempre più limitante e l’aragosta si sente sotto pressione, a disagio.
Così l’aragosta si mette sotto uno scoglio per proteggersi, si disfa del guscio troppo stretto e ne produce uno nuovo. Col tempo anche questo diventerà scomodo, così l’aragosta nella sua vita ripeterà il processo più volte. In questo sta il suo coraggio.
I momenti difficili e le avversità sono le occasioni di crescita maggiore. Lasciare andare il timore delle difficoltà, accettare le nostre emozioni, ci permette di vivere una vita piena, in un processo di continua trasformazione.
Attraverso i metodi attivi, la bioenergetica e il playback theatre, proponiamo un laboratorio introduttivo gratuito per sperimentare il contatto con le nostre risorse interiori e il recupero di una maggiore fiducia e pienezza nel vivere.
Man mano che l’aragosta cresce, il guscio diventa sempre più limitante e l’aragosta si sente sotto pressione, a disagio.
Così l’aragosta si mette sotto uno scoglio per proteggersi, si disfa del guscio troppo stretto e ne produce uno nuovo. Col tempo anche questo diventerà scomodo, così l’aragosta nella sua vita ripeterà il processo più volte. In questo sta il suo coraggio.
I momenti difficili e le avversità sono le occasioni di crescita maggiore. Lasciare andare il timore delle difficoltà, accettare le nostre emozioni, ci permette di vivere una vita piena, in un processo di continua trasformazione.
Attraverso i metodi attivi, la bioenergetica e il playback theatre, proponiamo un laboratorio introduttivo gratuito per sperimentare il contatto con le nostre risorse interiori e il recupero di una maggiore fiducia e pienezza nel vivere.
Vieni a sperimentare con noi la capacità di trasformazione dell’Aragosta che è in te, utilizzando un metodo espressivo originale e divertente
Ok, ma cos’è il Playback Theatre ?
Il Playback Theatre è creato attraverso una speciale collaborazione tra i performer (attori, musicista e conduttore) e il pubblico. Qualcuno narra una storia o un momento della propria vita, sceglie gli attori per rappresentare i differenti ruoli e poi guarda la sua storia ricreata e offerta al momento con una forma e una coerenza artistica.
Il Playback Theatre crea uno spazio rituale nel quale ogni storia, sia essa ordinaria, straordinaria, nascosta o difficile possa essere narrata ed immediatamente trasformata in teatro. Uno spazio dove l’unicità di ogni persona è affermata e onorata mentre si costruiscono e si intensificano le connessioni tra le persone rafforzando lo spirito comunitario.
Il Playback Theatre nasce negli anni 70 come forma di teatro sperimentale; da allora si è divulgato in tutto il mondo con compagnie e praticanti in oltre 30 paesi.
Si realizza in svariati setting, sia per la sua funzione di connettere le persone in ambito di comunità allargate (teatri, convegni, meeting), sia per il suo utilizzo in ambito educativo, psicologico e formativo (in azienda, operatori in campo psico-sociale, sanitario, ecc.)
Nel Playback Theatre confluiscono influenze diverse che affondano le loro radici nel teatro greco, nella trasmissione orale dei miti e delle leggende, nella tradizione dei cantastorie e da un’elaborazione del pensiero di J. L. Moreno, ideatore dello psicodramma, del sociodramma e della sociometria.
Il Playback Theatre crea uno spazio rituale nel quale ogni storia, sia essa ordinaria, straordinaria, nascosta o difficile possa essere narrata ed immediatamente trasformata in teatro. Uno spazio dove l’unicità di ogni persona è affermata e onorata mentre si costruiscono e si intensificano le connessioni tra le persone rafforzando lo spirito comunitario.
Il Playback Theatre nasce negli anni 70 come forma di teatro sperimentale; da allora si è divulgato in tutto il mondo con compagnie e praticanti in oltre 30 paesi.
Si realizza in svariati setting, sia per la sua funzione di connettere le persone in ambito di comunità allargate (teatri, convegni, meeting), sia per il suo utilizzo in ambito educativo, psicologico e formativo (in azienda, operatori in campo psico-sociale, sanitario, ecc.)
Nel Playback Theatre confluiscono influenze diverse che affondano le loro radici nel teatro greco, nella trasmissione orale dei miti e delle leggende, nella tradizione dei cantastorie e da un’elaborazione del pensiero di J. L. Moreno, ideatore dello psicodramma, del sociodramma e della sociometria.
… e la Bioenergetica ?
La bioenergetica, il cui padre fondatore è Alexander Lowen, medico e psicoanalista, può essere definita un modo di comprendere la personalità in termini energetici, associa il lavoro sul corpo a quello sulla mente partendo dal presupposto che “noi siamo il nostro corpo”: quello che succede nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa.
La bioenergetica Il nostro corpo è contenitore e veicolo di emozioni e bisogni: le tensioni e i blocchi muscolari cronicizzati sono la manifestazione di relativi blocchi psichici, stati d’animo e paure. In condizioni di stress la nostra capacità di provare piacere diminuisce, i ritmi e le tensioni che sopportiamo tutti i giorni hanno un impatto negativo sul benessere e sulla qualità della vita. Le tensioni muscolari croniche, abbassando la nostra energia, limitano la motilità e l’autoespressione, riducono la vitalità dell’organismo e la capacità di affrontare il mondo nel pieno delle proprie potenzialità.
Le attività proposte hanno una funzione rigenerante e allo stesso modo rilassante.
Esse si pongono l’obiettivo di sviluppare un diverso ascolto del corpo e sperimentare sensazioni ed emozioni prima sopite, promuovendo l’emergere delle stesse e così anche delle proprie risorse. Attraverso movimenti appropriati di carica e di scarica dell’energia, l’attenzione al respiro e l’uso della voce si avrà una migliore consapevolezza di sé stessi, sciogliendo le tensioni si potrà ripristinare quella flessibilità che permette di sperimentare l’apertura e la chiusura in noi e con l’altro, riacquistando vitalità e la capacità di provare piacere.
Gli esercizi di bioenergetica si svolgano senza scarpe, possibilmente a piedi nudi, per risvegliare la pianta del piede e ampliare la gamma di informazioni sensoriali che il terreno fornisce al piede e da qui al sistema nervoso centrale, in un processo di “radicamento” nelle gambe e nel corpo. Dal senso di radicamento scaturisce la sicurezza in se stessi: ciò consente di vivere in sintonia con il mondo, riconoscendo ed esprimendo consapevolmente e spontaneamente i propri bisogni.
L’intento è quello di cominciare un percorso di riscoperta del proprio corpo emotivo, che faciliti un modo più naturale e libero di essere se stessi ovvero individui liberi di esprimersi con grazia, vitalità ed armonia.
La bioenergetica Il nostro corpo è contenitore e veicolo di emozioni e bisogni: le tensioni e i blocchi muscolari cronicizzati sono la manifestazione di relativi blocchi psichici, stati d’animo e paure. In condizioni di stress la nostra capacità di provare piacere diminuisce, i ritmi e le tensioni che sopportiamo tutti i giorni hanno un impatto negativo sul benessere e sulla qualità della vita. Le tensioni muscolari croniche, abbassando la nostra energia, limitano la motilità e l’autoespressione, riducono la vitalità dell’organismo e la capacità di affrontare il mondo nel pieno delle proprie potenzialità.
Le attività proposte hanno una funzione rigenerante e allo stesso modo rilassante.
Esse si pongono l’obiettivo di sviluppare un diverso ascolto del corpo e sperimentare sensazioni ed emozioni prima sopite, promuovendo l’emergere delle stesse e così anche delle proprie risorse. Attraverso movimenti appropriati di carica e di scarica dell’energia, l’attenzione al respiro e l’uso della voce si avrà una migliore consapevolezza di sé stessi, sciogliendo le tensioni si potrà ripristinare quella flessibilità che permette di sperimentare l’apertura e la chiusura in noi e con l’altro, riacquistando vitalità e la capacità di provare piacere.
Gli esercizi di bioenergetica si svolgano senza scarpe, possibilmente a piedi nudi, per risvegliare la pianta del piede e ampliare la gamma di informazioni sensoriali che il terreno fornisce al piede e da qui al sistema nervoso centrale, in un processo di “radicamento” nelle gambe e nel corpo. Dal senso di radicamento scaturisce la sicurezza in se stessi: ciò consente di vivere in sintonia con il mondo, riconoscendo ed esprimendo consapevolmente e spontaneamente i propri bisogni.
L’intento è quello di cominciare un percorso di riscoperta del proprio corpo emotivo, che faciliti un modo più naturale e libero di essere se stessi ovvero individui liberi di esprimersi con grazia, vitalità ed armonia.
I conduttori e la location
Il corso, sarà condotto da Maurizio Garutti counselor espressivo relazionale di gruppo formato presso la Scuola Italiana di Playback Theatre e naturopata a indirizzo psicosomatico diplomato presso la Scuola di Naturopatia dell’Istituto Riza, con pluriennale esperienza come operatore olistico e nella conduzione di gruppi, e da Barbara Corbella counselor espressivo relazionale di gruppo formata presso la Scuola Italiana di Playback Theatre e conduttrice di classi di bioenergetica, diplomata presso la SIAB di Milano, ha maturato una ventennale esperienza nella relazione d’aiuto alla persona nell’ambito delle dipendenze e della salute mentale.
Attenzione: noi non siamo medici, e non vendiamo alcun metodo di cura, né promettiamo guarigioni miracolistiche, ma crediamo nella possibilità di riconquistare il benessere attraverso le discipline di riequilibrio energetico ed emotivo che proponiamo.
La location prevista è ArteMovimento in Via Bava 18 a Torino.
Il Calendario degli incontri
In via di definizione
Per ulteriori informazioni e iscrizioni
Contattare:
- Maurizio Garutti, via mail a mg@mauriziogarutti.org, o telefonare al 3200878971 (dopo le 18)
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