Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama “rispetto”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di desiderare un’altra vita e mi sono accorto
che tutto ciò che mi circonda é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama “maturità”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama “stare in pace con se stessi”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama “sincerità”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene:
persone, cose, situazioni
e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso;
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”,
ma oggi so che questo è “amore di sé”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama “semplicità”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo “perfezione”.

Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di “saggezza interiore”.

Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro
dando origine a nuovi mondi.

Oggi so che tutto questo è la vita.

Charlie Chaplin dal discorso celebrativo per il suo 70° compleanno

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di Maurizio Garutti

Ohm amore universale

Amore Universale: opera pittorica di Umberto Mazzone

L’Amore è una emozione estatica, una vibrazione della nostra anima.
Il sentimento perfetto, il più alto e il più nobile.
L’Amore è la nostra ragione di vita.
L’Amore è Dio, se vuoi chiamarlo così.
L’Universo intero è organizzato sull’Amore: la perfezione delle leggi che lo regolano sono Amore.
Ogni meraviglia del creato ispira Amore, è Amore.
Se Dio è in ogni cosa, incluso noi stessi, allora tutto è Amore.
Quindi Dio è Amore, e l’Amore è l’energia dell’Universo.
Eppure Amore è una delle parole più difficili da pronunciare, specialmente da rivolgere a un’altra persona. Ne abbiamo paura, tanta.
Sappiamo dire ti Amo al nostro partner, qualche volta ai nostri figli.
Certamente accettiamo di Amare questi stretti congiunti, ma se allarghiamo lo sguardo agli altri parenti, inclusi i genitori o i fratelli e le sorelle, allora le cose cambiano ! E già, raramente qualcuno si rivolge al padre, alla madre, alla sorella dicendogli “ti Amo”, al massimo diciamo “ti voglio bene”, se proprio siamo dei sentimentali riusciamo a dire “ti voglio tanto bene mamma”.
Eppure ho sentito tante persone, soprattutto donne, ma anche uomini, chiamare Amore il proprio cane, o gatto ! Ma non lo sanno dire alla propria madre, o ai propri figli !
Non lo diciamo nemmeno ai nostri amici. Eh no ! Potrebbero equivocare !
L’Amicizia è una cosa, l’Amore è un’altra ! Il cane si, la nostra migliore amica no.
Perché l’Amore è una cosa seria !
Quando due ragazzi si Amano, qualcuno prima o poi gli domanderà se hanno intenzioni serie.
Quindi l’Amore è un sentimento impegnativo, solenne.
Forse perché ci hanno insegnato che possiamo Amare una persona sola, per tutta la vita e se ci siamo sbagliati sono guai ! Ci mandano all’inferno ! Eh già, è proprio una faccenda seria !
Però possiamo dire che Amiamo leggere, Amiamo passeggiare nei boschi, ma non possiamo dire Amo mio zio o Amo il mio vicino di casa, altrimenti si fanno strane idee ! Perché ? Forse perché l’Amore è associato all’idea del sesso ? Allora è sconveniente dire “ti Amo !” alla vicina di casa incontrata in ascensore, altrimenti penserebbe che voglio portarla a letto ! Magari suo marito mi darebbe un pugno sul naso !
Quindi è il sesso che fa la differenza fra chi posso Amare e chi no !
Ma allora cosa c’entra Dio ? E i figli ? E il cane ? E i libri ? E la Natura ?
Bene, proviamo a immaginare di sgombrare il campo da tutti i retaggi culturali, dai condizionamenti sociali, dalle nostre convinzioni, cioè da tutte quelle cose che in psicologia si chiamano le nostre credenze, al riguardo dell’Amore. Proviamo a fare l’ipotesi scandalosa che ogni emozione o sentimento positivo, di varia intensità, purché autentico, sia Amore. Ci riesci ? Se ci riesci, allora posso dirti che ti Amo, chiunque tu sia ! Purché sia vero !
Questo potrebbe portare a una banalizzazione del concetto, è vero.
Ma se la gente capisse l’importanza di provare Amore, senza paura, di lasciar vibrare il proprio spirito sulle alte frequenze, senza timore, senza giudizio, senza pre-giudizio, non sarebbe un mondo bellissimo ? L’Amore, porta con se tutti i sentimenti e gli slanci più nobili di cui l’essere umano è capace: la solidarietà, la collaborazione, la comprensione, la tolleranza, la compassione. Sarebbe un Mondo pieno di abbondanza, di pace, e di salute. Già, la salute !
Questa è realtà scientificamente provata. Ci sono ricercatori che hanno dimostrato che persone con malattie terminali, che si sono innamorate, autenticamente, intensamente, sono state capaci di innescare il processo di autoguarigione, che è in tutti noi ! E sono guarite !
Se le parole sono semi, quando dico Ti Amo a qualcuno, e costui o costei lo potesse accettare senza paura, quale meraviglioso fiore potrebbe sbocciare nella sua anima ?
Torniamo a esaminare la comune percezione. Quali sono le paure legate all’Amore ? La paura di essere respinti, la paura dell’abbandono, quindi la paura di essere feriti. Perché siamo abituati a pensare che l’Amore sia una dipendenza. Io ti Amo se tu mi Ami. Ma quanto mi Ami ? Voglio saperlo, perché tutto il tuo Amore deve essere per me ! Attenzione a non disperderne neanche una goccia !
Mi accorgo che mi Ami dalle attenzioni che mi dedichi, se mi porti dei fiori, se mi dici delle paroline dolci, se mi guardi in un certo modo, se mi corteggi allora mi Ami. Se smetti di farlo allora non mi Ami più. Queste dipendenze sono le nostre paure. Questa è la gelosia, cioè la paura dell’abbandono, che ci spinge a pretendere che l’Amore sia un’esclusiva ! Ma non è necessariamente così ! L’Amore è un sentimento che nasce dentro di noi, una vibrazione energetica di cui siamo fatti, di cui è fatto l’Universo ! La vibrazione può essere più o meno alta, a seconda delle situazioni, delle persone, ma c’è sempre.
Quando incontriamo certe persone, e le nostre vibrazioni entrano in risonanza, abbiamo trovato qualcuno di speciale, con cui dividere un tratto di cammino della nostra vita: sono gli Amici speciali, sono i nostri “Amori”. Non voglio svilire questa visione, ma rafforzarla dicendoti che, se facciamo attenzione questa risonanza possiamo provarla anche con gli animali, con gli alberi. Anche loro hanno un’Anima secondo me.
Se imparassimo ad Amare prima di tutto noi stessi, ad essere pervasi dall’Amore totale e incondizionato, allora pian piano potremmo imparare a vedere il Mondo con occhi diversi. Anche gli altri ci vedrebbero diversi. Imparare questo si può ! Bisogna soltanto crederci e provarci. Provarci con convinzione, con fiducia totale e incrollabile, cioè con Fede. Allora capiremmo che si può Amare in modo diverso anche un partner, senza dipendenze, in maniera incondizionata, senza egoismo, senza paura. Nello stesso modo e con la stessa intensità con cui amiamo i figli, senza chiedere niente in cambio.
Così si Ama davvero !
Quindi Amare una persona significa prima di tutto accettarla così com’è, assecondandone le inclinazioni, i suoi Talenti, esaltandoli ! Aiutarla a crescere fisicamente, intellettualmente, emotivamente, spiritualmente, insieme a noi. Guidarla e sostenerla nelle sue scelte, non nelle le nostre ! Sappiamo che questa persona nella sua vita Amerà anche altre persone, ma se saprà Amare in questo modo, come sappiamo Amare noi, allora non la perderemo mai !

(Maurizio Garutti)

 

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Un giorno un ragazzo chiese al vecchio saggio del paese… quale fosse la cosa più forte.
Il saggio dopo qualche minuto gli rispose:
Le cose più forti al mondo sono nove:
“Il ferro è più forte, ma il fuoco lo fonde.
Il fuoco è forte, ma l’acqua lo spegne.
L’acqua è forte ma nelle nuvole evapora.
Le nuvole sono forti ma il vento le disperde.
Il vento è pure esso forte ma la montagna lo ferma.
La montagna è forte, ma l’uomo la conquista.
L’uomo è forte ma purtroppo la morte lo vince”.
“Allora è la morte la più forte“!
– lo interruppe il ragazzo –
“No” – continuò il vecchio saggio – “l’amore… sopravvive alla morte“!

(Da 50 Racconti per Meditare… e da Regalare di Ramiro A. Calle.)

old_couple-300x216La vita non é una questione di come sopravvivere alla tempesta…
ma di come danzare nella pioggia.

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.
Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi ‘E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi é lei’?
L’uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: ”Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi é lei’.
Dovetti trattenere le lacrime…
Avevo la pelle d’oca e pensai: ‘Questo é il genere di amore che voglio nella mia vita’.

Il vero amore non é né fisico né romantico.
Il vero amore é l’accettazione di tutto ciò che é, é stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.