Pur essendo io sostanzialmente vegetariano (quasi vegano, ma non amo gli integralismi), sono d’accordo con chi ricorda che in natura esistono molti carnivori, e che quindi anche l’uomo, come predatore, ha diritto di cibarsi di carne, ma non indiscriminatamente aggiungerei. Personalmente credo che l’etica dell’essere vegetariano o vegano, ma anche onnivoro, vada ricercata nell’equilibrio. Noi esseri umani dovremmo trovare un modo di alimentarci sostenibile e senza schiavizzare e brutalizzare gli animali. Tutti sappiamo che riducendo i consumi di carne e latticini si hanno benefici immediati sulla salute umana, ma anche nella riduzione dell’inquinamento delle falde e sull’enorme consumo d’acqua che gli allevamenti bovini comportano. Ma in termini di sostenibilità, siamo davvero sicuri che i vegani possano scagliare la prima pietra ? Avete mai pensato all’impatto ambientale provocato dalle colture estensive di cereali, ortaggi e altri vegetali ? All’uso dei pesticidi e diserbanti su larga scala ? Agli OGM ?
Credo che l’essere umano, per essere davvero in comunione con la Natura, dovrebbe cercare di alimentarsi producendo il minimo impatto ambientale, osservando il massimo rispetto e gratitudine verso tutti gli esseri viventi. Quindi orientarsi verso l’agricoltura biologica, o biodinamica, e se si decide di introdurre un poco (dico poco davvero) di proteine animali, questi dovrebbero provenire possibilmente da animali allevati allo stato brado, o almeno con criteri biologici. E voi cosa ne pensate ?