Tutti noi abbiamo un sistema di convinzioni (o credenze) acquisite attraverso l’educazione dai genitori, dalla scuola, dalla religione, dalla società e dall’esperienza diretta.
Tali credenze non le abbiamo scelte consapevolmente, ci sono state imposte, spesso a fin di bene, ma non sono nostre, esse ci derivano, come abbiamo detto, da persone che ce le hanno trasmesse a fin di bene, e che a loro volta avevano ricevute da altri.
Purtroppo tali convinzioni restano attive nell’età adulta e, poiché dimentichiamo che si tratta solo di interpretazioni, esse ci condizionano pesantemente la vita.
Il loro insieme costituisce un filtro, attraverso cui giudichiamo o classifichiamo ogni pensiero o circostanza, della vita, nostra o altrui.
Certo, anche le esperienze personali creano altre convinzioni, ma pure qui la situazione non è molto migliore: molte di esse infatti derivano da interpretazioni che abbiamo dato nell’infanzia a particolari eventi della vita, utilizzando però il punto di vista dei bambini. Ebbene ancora oggi tali credenze infantili sono attive dentro di noi e condizionano il nostro modo di agire quotidiano.
Abbiamo assorbito un’enorme quantità di idee che nella vita diamo poi per scontate, senza neppure sospettare che scontate non lo sono affatto.
Siamo letteralmente al servizio delle nostre convinzioni che ci possono rendere liberi o schiavi, a seconda dei loro contenuti; un sistema di credenze può ad esempio condurci a un lavoro soddisfacente o uno frustrante, una relazione appagante o una dolorosa, una vita felice o una piena di tristezza ecc.
Non dovremmo mai partire dal presupposto che ciò che crediamo vero, giusto o buono di fatto lo sia realmente; dovremmo invece sempre tenere presente che siamo condizionati da credenze limitanti che ci impediscono di esprimere la nostra unicità e di essere completamente noi stessi.
Quando ero bambino al luna park c’era sempre uno stand nel quale ci si poteva guardare riflessi negli specchi deformanti. Ce n’erano alcuni che ci facevano apparire alti e magri, altri bassi e grassi e altri ancora ci mostravano con una testa enorme ! Questo è l’effetto delle credenze sulla nostra realtà, ciascuno di noi la vede attraverso uno specchio deformante, ognuno più o meno diverso dall’altro.
Non possiamo essere veramente neutrali, non possiamo non avere idee sulla vita, sugli altri, su noi stessi. Ogni nostro pensiero, ogni nostra parola, ogni nostra azione, parte da questa griglia di credenze che abbiamo sul mondo. Pensiamo, agiamo, amiamo secondo questa griglia di pensiero inconscio, diversa in ognuno di noi, che dà luogo ad ogni nostra manifestazione.
Non sono le circostanze esterne a determinare la qualità della nostra vita, ma l’interpretazione che attribuiamo ad esse. Se è vero che le circostanze contribuiscono a creare le convinzioni, è anche vero che le convinzioni contribuiscono a creare le circostanze: i nostri modelli di pensiero influenzano fortemente le nostre esperienze.
La nostra razionalità, ovvero la nostra consapevolezza, rappresenta soltanto il 5-10% della nostra mente, mentre il 90-95% è tutto nel subconscio, per questo motivo le nostre emozioni, le convinzioni, le pulsioni, agiscono un po’ come un pilota automatico, orientando fortemente le nostre scelte, le nostre azioni, la nostra vita. Anche quando pensiamo di avere una grande capacità di autocontrollo, in realtà le nostre credenze sono sempre in funzione a livello subliminale, condizionando le nostre decisioni … o indecisioni. Quando un nostro desiderio profondo, una pulsione emotiva, un istinto ci spingono in una direzione, ma al contempo sono in qualche modo contrari alle nostre credenze che ci limitano, nasce un conflitto interiore, che generalmente provoca pensieri ricorrenti, stati ansiosi o di stress, tensioni nervose, disturbi del sonno. Secondo la psicosomatica, questi disagi nel medio termine possono condurre a disturbi funzionali e nel lungo periodo sfociare anche in vere e proprie malattie. L’effetto placebo ne è un esempio lampante.
La buona notizia è che le credenze limitanti si possono trasformare in credenze potenzianti utilizzando PSYCH-K®, la tecnica consigliata da Gregg Braden nel suo famoso best seller La biologia delle credenze. Se vuoi saperne di più contattami.
Bibliografia:
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Cambia vita cambiando convinzioni – Gabriella D’Albertas
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La biologia delle credenze – Gregg Braden