asino_nel_pozzo

Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell’asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l’asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo. Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide, L’asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l’asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice.Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l’alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci da una mano per aiutarci. La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra. Principalmente se sarai dentro un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra. Quindi, accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.

Paulo Coelho

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Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio, o un secondo. Poi ci sentiamo frustrati perché
i nostri figli sono troppo piccoli per questo o per quello, e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento di adolescenti. Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato questa età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l’auto… quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare. Ma se non conduciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovrete sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere. Tanto vale accettare questa realtà e decidere di essere felici qualunque cosa accada.

Una delle mie citazioni preferite ha per autore Alfred Souza:

“Per tanto tempo, dice, ho avuto la sensazione che la vita sarebbe
presto cominciata, la vera vita! Ma c’erano sempre ostacoli da superare
strada facendo, qualcosa di irrisolto, un affare che richiedeva ancora
del tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati…In seguito
la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli
erano la mia vita”.

Questo modo di percepire le cose mi ha aiutato a capire che non c’è un mezzo per essere felici, ma che la felicità è il mezzo. Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete decidere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e
ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno… Allora smettete di aspettare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere 5 Kg, di prendere 5 Kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa…
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare… Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova…Smettete di aspettare la primavera, l’estate, l’autunno, l’inverno…Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c’è momento migliore per essere felici che il momento presente… La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio.

Lavorate, come se non aveste bisogno di soldi.

Amate, come se non doveste mai soffrire.

Ballate, come se nessuno vi guardasse.

Cantate come se nessuno vi sentisse.

Daisaku Ikeda

old_couple-300x216La vita non é una questione di come sopravvivere alla tempesta…
ma di come danzare nella pioggia.

Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice.
Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00.
Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima che qualcuno potesse vederlo.
Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita.
Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita.
Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta.
L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie.
Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer.
Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi.
Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni.
Ne fui sorpreso, e gli chiesi ‘E va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi é lei’?
L’uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: ”Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi é lei’.
Dovetti trattenere le lacrime…
Avevo la pelle d’oca e pensai: ‘Questo é il genere di amore che voglio nella mia vita’.

Il vero amore non é né fisico né romantico.
Il vero amore é l’accettazione di tutto ciò che é, é stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.

Il PIL

  Mi fa venire i brividi ! Robert Kennedy pronunciò questo discorso all’università del Kansas il 18 marzo 1968. Si, hai letto bene, nel 1968 ! Tre mesi dopo venne ucciso.