Biodanza è un termine che deriva dal prefisso greco bio (vita), e dalla parola di origine francese danza (movimento espressivo).
Dall’unione di queste due parole nasce il significato poetico di “Danza della Vita“, pratica che non ha niente a che vedere con quelle attività basate su tecniche, passi, posture o modelli fissi da assimilare.
La Danza della Vita non prevede altri modelli se non quello di individuare e seguire il proprio, senza inibizioni. Non deve essere considerata come una danza ma come un percorso di espressione e di crescita personale. Attraverso il senso di benessere fisico ed emotivo che si sperimenta durante l’esecuzione di una Vivencia, si è portati per gradi, con dolcezza a una lenta trasformazione della visione della vita.
Nella Biodanza si passa con molta velocità dal predominio assoluto della mente e del razionale a una situazione in cui le parole, come per magia non servono più e il linguaggio diventa quello delle emozioni, del movimento dei corpi nella musica o nel silenzio.
Il sistema Biodanza ruota attorno a cinque funzioni esistenziali: Vitalità, Sessualità, Creatività, Affettività e Trascendenza.
Tutti noi cerchiamo di vivere nel corso della nostra vita queste cinque sfere innate del nostro essere e a questo riguardo ciò che normalmente accade è la difficoltà a pervenire ad un loro sviluppo completo ed armonico.
Le persone sane ed equilibrate sviluppano nel corso della loro vita tutte e cinque le funzioni. Spesso alcune di queste funzioni sono più evidenti rispetto ad altre, ad esempio alcuni sviluppano di più la linea erotica senza raggiungere la stessa evoluzione in quella affettiva, altri sviluppano la linea trascendente, senza arrivare ad uno sviluppo omogeneo della linea erotica, in questo caso ci si trova in difficoltà, e si provano paure, senso di incapacità, inquietudine, disinteresse, affaticamento, svogliatezza.
La Biodanza lavora sulla parte positiva che c’è in ognuno di noi, valorizzando le nostre qualità. Attraverso gli esercizi suggeriti dal conduttore vengono stimolati gradualmente gli aspetti meno sviluppati della propria personalità con lo scopo di arrivare a un loro migliore equilibrio, creando un equilibrio psicofisico più profondo.